“Parlare è un bisogno. Ascoltare è un’arte”

Goethe

Anche insegnare italiano all’Università ha le sue bizzarrie. Lì gli studenti pagano per imparare l’italiano e pagano molto. Quindi per loro vige un po’ il famoso motto: lavoro-guadagno-produco-pretendo. E infatti pretendono e molto. Va bene. Alla fine di ogni corso c’è l’evaluation, non dell’insegnante verso gli studenti ma degli studenti verso l’insegnante: il corso era interessante? Il materiale proposto era adeguato? Ti sei divertito? Ti è piaciuto? Hai imparato? L’insegnante è stato disponibile? L’insegnante è stato chiaro nelle sue spiegazioni? L’insegnante è stato brillante? Lo consiglieresti ad altri studenti? Perché?

Se un docente è sicuro di aver fatto bene il proprio lavoro e di essere stato sempre a mille, di solito non ci sono problemi, ma non è comunque detto perché lì il confronto culturale è paradossalmente ancora più vivace rispetto a tutti gli altri mondi con cui dialogo. Capita infatti che il docente, ahimè i limiti umani, abbia una giornata storta. Magari ha mal di gola e quindi parla a voce bassa, o il raffreddore e quindi può capitare che non scandisca bene le parole, oppure è semplicemente un po’abbacchiato ed è meno Heather Parisi del solito. Agli studenti non sfugge niente: nella evaluation tutto questo sarà segnalato.

Al ricevimento studenti capitano anche interazioni tipo questa – nella realtà avvenuta non in lingua italiana con uno studente del corso principiante:

Buongiorno

Buongiorno, sono qui perché vorrei dei consigli su come migliorare le mie capacità di ascolto

Perché pensi di non avere abbastanza padronanza dell’ascolto in italiano?

Perché quando facciamo gli esercizi di ascolto in classe sono in difficoltà e quando gli italiani parlano non capisco niente

Ma sei in Italia solo da una settimana e il corso è cominciato da tre giorni, è troppo presto per dire che hai difficoltà nell’abilità di ascolto. Abbiamo appena imparato a salutare, a chiedere e dire il nome, la provenienza, l’età e come sta una persona. Poco più, poco meno…

No, perché vedo che i miei compagni in classe fanno gli esercizi durante e dopo l’ascolto, quindi significa che loro capiscono e io no

Allora, per migliorare le tue capacità di ascolto potresti: uscire con gli amici la sera e cercare di ascoltare gli amici italiani quando parlano, ascoltare canzoni italiane, magari all’inizio solo il ritornello, e imparare a cantarlo a voce alta, guardare film sottotitolati, scriverti le frasi che vorresti dire e ripeterle a voce alta, scriverti possibili risposte e ripeterle a voce alta…

No, intendo per domani. Come faccio a migliorare le mie abilità di ascolto per la lezione di domani mattina?