Blog2020-07-07T10:30:08+02:00
  • La differenza tra passato prossimo e imperfetto

    Commuove un po’ che Jhumpa Lahiri, una delle più grandi autrici americane, premio Pulitzer, abbia deciso di diventare una scrittrice italiana. Una scelta ancora più coraggiosa se si pensa che di solito si tende verso la lingua più forte, quella dominante, non il contrario. Kundera o la Kristof hanno scritto in francese, ma rinunciavano al ceco o all’ungherese. Nabokov ha abbandonato il russo per l’inglese, non viceversa. Ma dietro a questa scelta, apparentemente un po’ folle, ci sono ragioni profonde e c’è una storia complessa, che lei racconta proprio in "In altre parole". So che non è possibile conoscere una [...]

  • L’insegnante deve “affascinare”

    “L’insegnante deve insegnare. Per farlo serve una capacità empatica e comunicativa, la fascinazione”  Uno dei suggerimenti che lei offre agli insegnanti è di non guardare solo ai risultati scolastici, ma anche di prestare attenzione a ciò che dicono i bambini e i ragazzi in classe... «L’insegnante deve insegnare. Per farlo serve una capacità empatica e comunicativa, la fascinazione. Se non apri il cuore, non apri nemmeno la testa delle persone. Gli insegnanti dovrebbero essere sottoposti a un test di personalità che valuti queste cose. Se uno non sa affascinare è meglio che cambi lavoro». Ascoltando le sue parole viene in mente il [...]

  • Prepararsi prima le conversazioni: il successo delle app

    Il periodo in cui ho insegnato agli studenti americani è stato formativo, come tutte le volte che ci si ritrova a convivere con un tutto diverso. Una delle migliaia di cose che mi avevano colpita degli studenti era che D., studente dolce e sensibile, mi aveva detto che tutte le sere, prima di scendere a cena con la sua famiglia italiana, andava su una app, simulava una conversazione su un argomento di cultura italiana interessante, e poi scendeva in cucina. Lo faceva sentire più sicuro, lui che di carattere era così insicuro. Per questo tutte le sere chiedeva con insistenza [...]

  • Luigi Masetti l’anarchico delle due ruote

    La mia amica d’infanzia Annika mi propone un libro da leggere. Scopro in seguito che, non essendo il mio genere, pensava che non mi sarebbe piaciuto e che lo avrei lasciato dopo poche pagine. Lei fa anche l’illustratrice e l’idea era quella di fare una graphic novel. Con uno scambio di mail d'altri tempi, durante i pomeriggi estivi dell'agosto torrido di due anni fa, Luigi Rossi ci aveva dato il suo consenso; e tra le righe anche la sua commozione. Poi le cose hanno preso un’altra piega, ma del libro ho ancora voglia di parlare perché lascia un bel sapore. [...]

  • Gli adulti analfabeti

    Sono in Italia magari anche da tanti anni. Vengono da piccoli paesi lontani dai nostri dove non hanno mai studiato. Non sanno leggere e scrivere nella loro lingua madre. Non sanno leggere e scrivere in italiano. Vivono nel sommerso fino a che arriva l'Accordo di Integrazione e, se vogliono avere il Permesso di soggiorno di lungo periodo, devono superare un esame di lingua italiana. Un esame di livello "A2". "A2" diventa la parola mantra. La pronunciano ogni sette parole, come in un cloze in versione tradizionale. Su di loro volevo fare un film. Per mostrare le loro facce quando siamo [...]

  • La lingua per lo studio

    Mesi di didattica a distanza. Accompagno nello studio gli studenti di madrelingua non italiana di un Istituto superiore. Su classroom, via skype, con whatsapp. Sono anni che lo faccio, ma in presenza, cosa che mi permetteva di adeguare più facilmente i compiti fuori portata assegnati dai docenti curriculari. Gli studenti e le studentesse mi hanno scritto per chiedermi aiuto nel fare i compiti, nel preparare le interrogazioni, nel fare temi, comprendere un testo ecc. Parallelamente ho chiesto loro di tenere una sorta di diario settimanale che abbiamo condiviso su classroom. La maggior parte di loro ha scritto tutte le settimane la [...]

  • Venezia

    Nel giro di una settima e tutto velocemente le nostre vite sono state stravolte. Insegnando anche agli studenti cinesi del Conservatorio, sono chiusa dal 27 febbraio. Le direttive probabilmente sapevano, conoscevano e avevano capito la situazione. Non molto prima, chissà, ma di sicuro prima del 9 marzo data in cui hanno chiuso tutti. O quasi. Alcune amiche e amici ancora dicevano ma cos’è questa cosa, ma come? Dobbiamo lavorare da casa? Ma come? Dobbiamo chiudere? E poi in un batter d’occhio, senza avere il tempo di rendersi conto di nulla, tutti dentro. Dentro tutto: dentro casa, dentro se stessi. Con [...]

  • WordPress

    "Mi chiamo Tania, sono un'insegnante di italiano e sono in casa da più di un mese. Non so quando uscirò e un sacco di gente fuori sta male. Siamo diventati tutti uguali. Questo virus chissà dov'è adesso". Non andava bene il sito oggi, nel senso che provavo a scrivere degli articoli e a pubblicarli, ma il cellulare li visualizzava con un formato strano e le parole sbordavano dalla pagina. Volevo trascrivere alcuni pensieri dei miei studenti, ma ero comunque indecisa perché sono intimi e non mi andava di condividerli. Però erano belli ed era un peccato tenerli solo per me. [...]

  • Perché insegno

    Insegno per due motivi: per l’aspetto umano e per quello linguistico. Soprattutto mi piace l’interlingua – la lingua di mezzo. Mi piace la sua creatività, mi piacciono gli errori che fanno gli studenti mentre la imparano, mi piace che inventino parole che non esistono. La più bella di tutte, in questi anni, è stata la parola: “Debussolato”. In una classe di adolescenti tutti provenienti dall’Africa, un giorno uno di loro mi ha detto: “Senza di Lei siamo debussolati”. Perché la lingua e l’umanità insieme danno in regalo una bussola per vivere. Imparare la lingua italiana per molti studenti è difficile [...]

  • Correggere

    "Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore"  Bertolt Brecht  Errori nella produzione orale Il problema principale per un insegnante mentre gli studenti stanno svolgendo un’attività orale  è se correggere o no gli errori degli studenti e se sì, come farlo. Gli insegnanti dovrebbero correggere ogni singolo errore, oppure dovrebbero dare un giudizio di valore e correggere solo gli errori importanti? Qui ci sono due scuole di pensiero: Insegnanti che pensano sia necessario correggere tutto e studenti che si aspettano di essere corretti continuamente; Insegnanti che lasciano che gli studenti commettano errori e che correggono in modo “selettivo” e [...]

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